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Un esperto cacciatore, fotografo e giornalista, impegnato al massimo livello nell’Associazione Cacciatori Trentini, da oltre 30 anni ha sposato il marchio Leica nel suo negozio di Trento e nella sua attività venatoria. Gli abbiamo chiesto un’opinione competente su quali strumenti ottici ha scelto per le sue uscite a caccia.
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Matteo Rensi è il titolare del negozio “Foto Rensi”, nel centro di Trento, terza generazione nella gestione dell’attività che è nata quasi 75 anni fa. Fotografo affermato e capace per lavoro e per passione, come quella per la caccia di selezione, tanto forte da impegnarlo come Esperto Accompagnatore e conduttore di cani da traccia, ma anche come Vice Presidente dell’Associazione Cacciatori Trentini e, fino al 2015, anche come Direttore dello splendido periodico “Il Cacciatore Trentino”.
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La sua storia di Rivenditore Leica ha oltre 30 anni, prima con le leggendarie macchine fotografiche, e da oltre 20 anni soprattutto sui binocoli e cannocchiali Leica Sport Optics.
La competenza di Matteo per parlare di caccia e ottiche da caccia è unica. “Sono appassionato principalmente di caccia a palla, prediligo i calibri europei ( 7×64 in primis) anche se ho anche calibri americani come il 300 win.mag e il 270 win. Amo le montagne del Trentino e cacciare nella mia riserva, Miola di Pinè, è sempre un’ emozione importante, purtroppo però non frequente visto il numero dei soci e gli animali disponibili; per questo cerco di uscire per poter andare a caccia di caprioli, cinghiale, daino.”
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Continua Matteo: “Le foto di questo articolo si riferiscono alla recente bellissima esperienza in provincia di Bologna nella AFV Ca’ Domenicali dove ho prelevato 3 maschi di capriolo e un cinghiale, territorio davvero suggestivo, colline verdi fino all’ orizzonte. “
Matteo è uno di quelli che per amor di qualità ottica estrema scelgono di tenere binocolo e telemetro separati. Considera il Noctivid 8×42 qualcosa di straordinario.
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“La mia attrezzatura attuale è composta da un Noctivid 8×42, binocolo straordinario che mi permette di osservare anche in condizioni critiche a livello di luce, maneggevole, dotato di una qualità ottica ineccepibile e telemetro CRF 2400R scelto per la rapidità nell’ utilizzo, strumento davvero affidabile che mi permette di conoscere la distanza corretta di tiro compensata da angolo di sito fino a 1100m; sulla carabina, una Blaser R8 success in 270 win, ho invece montato un Magnus 2,4-16×56 i dotato di reticolo illuminato e torretta balistica, anche in quest’ultima occasione si è rivelato uno strumento ottico notevole, sia per versatilità che per brillantezza, il cinghiale che ho prelevato è uscito ad orari praticamente notturni, ho dovuto abbassare l’ingrandimento al minimo”, conclude Matteo Rensi.
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Che un cacciatore molto esigente apprezzi il Magnus non fa più notizia. Meno noto, anche perché più recente, è il successo straordinario del binocolo Noctivid. Uno strumento che ha superato qualsiasi altro binocolo da caccia per affidabilità meccanica e perfezione dell’immagine, ponendosi come il nuovo termine di paragone per chi desidera il meglio e mettendo in crisi, in molti, la convinzione di scegliere un binocolo con il telemetro integrato.
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