Immaginiamo che tu abbia deciso di scegliere la prossima ottica da caccia di selezione con un solo criterio: il meglio che c’è; puoi permettertelo, oppure fai una pazzia per amore della tua passione.

Sai di caccia, ma non proprio tutto sulle svariate diavolerie tecnologiche uscite negli ultimi anni, e allora cominci ad annusare in giro cosa offre il mercato. Amici e conoscenti, riviste, magari la TV, , portali di caccia su Internet, gruppi di cacciatori su Facebook, uno o più armieri…

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Tu vuoi semplicemente il miglior cannocchiale da puntamento possibile per andare a caccia di selezione e la pubblicità sui giornali, il “sapiente” della compagnia o di uno dei gruppi facebook che frequenti, il documentario di giornata su Caccia&Pesca Sky ti propongono, ciascuno, la loro varia verità. E che dire dell’armiere, o ne hai uno davvero di fiducia (e competente), oppure quello che visiterai molto probabilmente cercherà di svuotar la bottega di quello che da più tempo ha sul groppone, o di quello che gli procura i guadagni più elevati.

Se ti viene la tentazione di chiamare direttamente gli importatori delle varie marche le cose rischiano di peggiorare: se da una parte puoi farti una qualche idea dell’attenzione e della competenza con cui trattano i clienti, dall’altra scoprirai che ognuno ti racconta che il suo prodotto è il migliore che ci sia. Come dargli torto?

Ma come è possibile, nell’era di Internet, non poter cavare un ragno dal buco se si vuole semplicemente determinare qual è il miglior cannocchiale sul mercato? La risposta, stanne certo, non è soggettiva.

Uno sguardo innanzitutto alla stampa di settore, e non ce ne vogliano le autorevoli riviste italiane, che rispettiamo senza difficoltà: a causa del limitato numero di lettori cui consegue la dipendenza economica della stampa italiana dagli inserzionisti, la stampa venatoria stessa non può o non osa affrancarsi da questi ultimi. Crediamo non ci sia nemmeno una rivista completamente asservita a questo o quell’importatore o produttore, ma hai mai visto in un articolo su un’ottica qualche comparazione che si permetta di scrivere una parola negativa di un prodotto promosso da  un inserzionista?  Molto più “sicuro” cambiare qualche virgola nella descrizione trovata sul catalogo a disposizione di tutti, così, tra l’altro, non si corrono rischi di ricevere reprimende da produttori e importatori scontenti, cosa al giorno d’oggi purtroppo molto comune.

E così ti troverai a leggere di cannocchiali da 100 come da 1000 euro, che assicurano tutti indifferenziatamente un’ottima rosata, con i clic che funzionano benissimo, dalla nitidezza ineccepibile, con un bel reticolo sottile illuminato senza sbavature eccetera eccetera.

Secondo noi, se mai qualcuno avrà il coraggio di creare -su carta o via internet- un foglio davvero indipendente, oltre che competente, riteniamo possa ottenere un seguito tale da divenire un veicolo pubblicitario irrinunciabile per tutti, a prescindere dai giudizi che esprime.

Per informarsi,  oltre a portali Internet vari per cui vale lo stesso discorso fatto per la stampa, da un po’ di tempo c’è Facebook ad oscurare quei forum di discussione resi già piuttosto obsoleti dall’immediatezza di Faccialibro. Se hai un po’ di tempo per cercare tra le mille chiacchiere spesso parecchio divertenti, non è difficile farti una buona idea mediando tra lodi sperticate di cacciatori soddisfatti, lamentele più o meno robuste per manchevolezze dell’importatore o produttore di turno, ma anche parole interessate non difficili da riconoscere di chi ha interessi personali a spingere un marchio piuttosto che un altro, visto che le aziende non si astengono certo dallo sponsorizzare i gruppi più attivi ed influenti. Ci sono gruppi che ospitano o riportano vere e proprie pubblicità di un certo marchio, cancellando poi velocissimamente qualsiasi cinguettio si tenti di posizionare su un marchio concorrente, dimenticando che nessun cacciatore si associa ad un gruppo solo e che la stessa informazione “censurata” in modo zelante in un gruppo la si può leggere su altri 10.

Ebbene, l’ottica eccellente che stai cercando è fatta di robustezza meccanica, versatilità totale e, appunto, qualità ottica.

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I dati ottici reperibili sui cataloghi, purtroppo, mostrano fattori in massima parte non qualitativi, ma dipendenti dalle dimensioni dei prodotti: ingrandimento e diametro dell’obiettivo prescindono ovviamente dalla qualità e determinano i valori generalmente ritenuti essenziali quanto alla luminosità di un’ottica, che sono pupilla d’uscita (diametro dell’obiettivo/ingrandimento) e valore crepuscolare (radice quadrata di ingrandimento x diametro dell’obiettivo). L’aberrazione cromatica, il contrasto, la nitidezza sono praticamente non misurabili in modo utile a chi cerca informazioni, ma sono quelli che determinano la possibilità di distinguere i dettagli di un animale al limite della notte. La trasmissione di luce, ovvero la quantità di luce che passa attraverso le lenti e arriva all’occhio umano, spesso non è indicata sul catalogo, e comunque di per se non è sufficiente a determinare quale sia il miglior strumento. Avere la più alta trasmissione di luce ma produrre immagini con una certa aberrazione cromatica (quell’alone che circonda l’animale osservato quando c’è poca luce, rendendo impossibile distinguerlo dallo sfondo) vanifica i benefici della prima, perché è inutile vedere immagini leggermente più luminose, se non si riesce a distinguere la sagoma dell’animale dal bosco che gli sta dietro.

Solo un “consigliere” affidabile può aiutarti a cogliere questi elementi coi tuoi occhi, dicendoti come fare in momenti diversi da quei 20 minuti al crepuscolo in cui li noti anche da solo. Trovalo! Ce ne sono in giro, spesso non sono quelli che parlano di più.

Quanto alla meccanica, quante aziende ci sono che ti mostrano volentieri come è costruito, dentro, il cannocchiale che vogliono venderti? Qualcuna c’è, e comunque lo stesso “consigliere” potrà raccontarti –per esperienza- che questo o quel cannocchiale, oltre a tenere bene i clic e la rosata dopo svariati colpi, non si appanna mai dentro quando piove e, se ti serve una riparazione perché ti cade e si rompe una lente, ha alle sue spalle un produttore che in pochi giorni ti garantisce la riparazione e non ti fa spendere una fortuna.

Per andare a caccia di selezione col miglior cannocchiale possibile, oggi, puoi contare in realtà contemporaneamente su zoom inesistenti fino a pochi anni fa, che ti danno luminosità e campo visivo al minimo e dettagli per i tiri lunghi al massimo ingrandimento, lenti ad alta definizione che eliminano l’aberrazione cromatica, tenuta meccanica a prova di calibri da guerra, sistemi di mira precisi e semplicissimi, reticoli illuminati micrometricamente senza sbavature, servizio di assistenza rapido ed efficace da parte del produttore.

Quando avrai finito di documentarti su giornali e tv e metabolizzato l’opinione degli esperti che avrai selezionato, trova un bravo armiere, con solida esperienza nella caccia a palla e, senza mai rinunciare allo spirito critico dettato dal sacrosanto diritto di chi deve cacciare i soldi, confronta con lui la tua opinione e lasciati guidare. Dall’armiere bravo, in definitiva, dipende l’efficacia della tua arma e della tua ottica!

Weidmannsheil!

Leggi anche: “Il miglior cannocchiale per la caccia di selezione: confronto al top”

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