Settembre 2016: proponiamo un confronto tra i cinque modelli di punta sul mercato, ora che Leica ha introdotto una interessante differenziazione di prezzo tra i suoi tre modelli e ne ha aumentato la potenza di misurazione.

Parliamo dei 5 binotelemetri 8×42 (offerto da tutti tranne che da Zeiss che offre 8×45. 8×42 è il rapporto tra ingrandimento e obiettivo largamente più utilizzato) più noti sul mercato, sui listini dei principali produttori di ottiche europee. Zeiss Victory RF 8×45, Leica Geovid R, HD-R e HD-B 8×42 e Swarovski EL Range 8×42. E’ giusto premettere che l’articolo è di parte, chi scrive rappresenta Leica, ma conosciamo bene la materia e ci sentiamo di aver affrontato il tema in modo obbiettivo, saremo lieti di rettificare eventuali errori.

Geovid HD-B e HD-R sono lo stesso prodotto, a parte le funzioni di misurazione.
Geovid HD-B e HD-R sono lo stesso prodotto, a parte le funzioni di misurazione.

Cominciamo a parlare di ottica: Tutti sono dotati di ottica di altissima qualità, ad Alta Definizione (“HD”. Anche il Geovid-R di Leica, che non porta la scritta HD per non confonderlo con l’altro modello). La trasmissione di luce di questi binocoli ha raggiunto un livello comparabile a quello dei migliori binocoli senza telemetro in commercio. Il gap in termini di prestazioni ottiche coi binocoli normali è praticamente annullato, tanto che non riteniamo necessario annoiare chi legge con i soliti discorsi su ampio campo visivo, trattamenti antiriflesso e trasmissione di luce, dandoli a buon diritto per scontati. Geovid HD-B e HD-R (sono per ottica e meccanica lo stesso identico prodotto) di Leica si differenziano dagli altri tre non tanto per qualità ottica, ma per il tipo di immagine che offrono, in quanto a differenza degli altri tre dotati di prismi a tetto hanno una costruzione rivoluzionaria a prismi di Porro, che offre una percepibile tridimensionalità dove ogni altro binocolo tende ad appiattire l’immagine. Sul campo, la tridimensionalità d’immagine oltre a regalare esperienze di osservazione molto piacevoli aiuta parecchio in fase crepuscolare, perché permette di staccare molto meglio il soggetto dallo sfondo sempre più scuro, soprattutto se supportata dalla perfetta incisione dell’immagine per cui è nota Leica, grazie alla quale i contorni dei soggetti osservati risultano davvero scolpiti rispetto allo sfondo. Trovare altre differenze in termini di prestazioni ottiche tra i 5 prodotti, al lato pratico è difficilmente percepibile se non dopo prolungati confronti. Tolto il grande vantaggio di Leica rispetto alla tridimensionalità dell’immagine, per il resto non crediamo emerga un chiaro vincitore, ma c’è quello che eccelle di poco per brillantezza e quello che è leggermente superiore per i contrasti. La scelta diventa soggettiva.

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Ed ora il design e l’ergonomia, elementi su cui molto si è innovato in questi ultimi anni. Se Zeiss e Leica Geovid-R hanno una forma più tradizionale, Swarovski EL Range e Leica Geovid HD-B/HD-R sono costruiti con il cosiddetto ponte aperto, che permette alle dita di abbracciare molto meglio i tubi del binotelemetro, offrendo una stabilità molto superiore. Leica grazie alla costruzione a prismi di porro offre più spazio tra i tubi e soprattutto una silhouette per così dire “storta” che si adatta perfettamente all’impugnatura della mano. Sull’ergonomia c’è un oggettivo vincitore, soprattutto se aggiungiamo che a differenza del suo concorrente, Leica Geovid HD-B (e HD-R)non ha nessun compromesso di design esterno per ospitare il telemetro. Sul peso, Swarovski ha un leggero vantaggio sui due Geovid HD, mentre pesa più o meno come Geovid R.

nati per cacciare insieme
Il Geovid 8×42-R nel suo ambiente naturale

Ed  ora la parte forse più interessante per i cacciatori, di certo quella che mostra le maggiori differenze sul livello di innovazione, ovvero il sistema di misurazione. Ci permettiamo di considerare qui solo il confronto tra Swarovski e i tre Leica, in quanto Zeiss non incorpora la funzione della distanza corretta con l’angolo di sito, ricercata come essenziale dalla maggior parte dei cacciatori ed in effetti veramente importante, sia a causa della gravità dell’errore di tiro che potrebbe causare un’errata valutazione, sia a causa della difficoltà di procedere senza uno strumento a calcolare angolo di sito e suo impatto sulla traiettoria del proiettile.

Qui troviamo EL Range, Geovid HD-B, Geovid HD-R e Geovid-R, che premendo il pulsante di misurazione offrono la distanza corretta rispetto all’angolo di sito. Nei primi tre casi è necessario prima attivare la funzione e scegliere tra metri e yard sul menu, nel quarto invece in vendita sul mercato europeo si trova soltanto la versione in metri, e quindi il dato è automatico non appena si preme il pulsante di misurazione.

La funzione di calcolo della distanza compensata con angolo di sito sui prodotti Leica commercializzati da settembre 2016 è attiva fino a 1100 metri di distanza, un vero record che surclassa la concorrenza. Lo stesso vale (da sempre) per la velocità di misurazione, circa tre volte superiore, e per la modernità del display a led piccolo e pulito, contro l’obiettivamente piuttosto obsoleto display a cristalli liquidi. Interessante notare le importanti differenze di prezzo tra binotelemetri che offrono la stessa funzione di calcolo della distanza compensata con angolo di sito e simili prestazioni ottiche. Geovid HD-R costa oltre 500 euro in meno di Swarovski, differenza che sale addirittura a oltre 1200 euro a favore di Geovid-R, a listino a 1795 Euro. Merito, dicono in Leica, della tecnologia proprietaria e quindi più avanzata ed enormemente meno costosa di cui dispone la casa tedesca dal bollino rosso.

Anche Geovid HD-B offre la funzione della distanza corretta con l’angolo di sito, ma non si ferma qui. Adottando lo stesso software ABC® del telemetro CRF 2000-B, misura temperatura, pressione atmosferica (ovvero l’altitudine) e angolo di sito e li incorpora automaticamente nel calcolo, fornendo fino a 1100 metri la distanza corretta con l’angolo di sito oppure l’alzo in centimetri o infine numero di clic da dare alla torretta balistica per essere precisi a  qualsiasi distanza e a qualsiasi altitudine. Prima d’ora un cacciatore non poteva andare in montagna e ottenere dal suo strumento una distanza di tiro che tenesse conto anche dell’altitudine; quando il tiro è lungo, la variazione del punto d’impatto può essere di diversi centimetri. Capire come programmare il menu è un’attività da 2 minuti.

Ma la rivoluzione ancora più sensazionale nell’offrire precisione da parte di Geovid HD-B è nell’adattamento totale alla palla utilizzata dal cacciatore, grazie ad una scheda microSD estraibile, come quelle delle fotocamere digitali, su cui è possibile salvare le informazioni fornite dal programma balistico disponibile su http://ballistictool.leica-camera.com/#/cf81193b-d11d-49fb-a9a7-74d80d55341d/home . Il programma è facilissimo da usare e lavora come quello per i reticoli e le torrette balistiche: il cacciatore imposta i dati della palla che usa, compresa l’altitudine a cui è stata azzerata l’arma, e li salva sulla carta microSD da inserire nel Geovid.

Il risultato è uno strumento su cui non leggere più solo la distanza corretta con l’angolo di sito, ma oltre a questa anche quanti clic dare alla torretta balistica, senza più bisogno di ricorrere a tabelle. Ogni cacciatore può avere tante carte microSD quante armi possiede, per avere il suo Geovid HD-B sempre settato sulla propria arma. Come i suoi “fratelli” HD-R e R, il Geovid HD-B è oltre tre volte più veloce dei concorrenti(3/10 di secondo per misurare) e molto più potente, e la sua capacità di misurazione raggiunge i due chilometri dove gli altri non arrivano a 1500 metri. Nonostante l’avanzatezza tecnologica, il Geovid HD-B grazie alla disponibilità della tecnologia di misurazione interna al gruppo Leica riesce comunque a contenere il suo prezzo addirittura al di sotto di quello delle meno accessoriate case concorrenti.

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Per concludere, Geovid HD-B, con la sua potenza e velocità di misurazione, con la sua capacità di rendere addirittura superflue le tabelle balistiche e con la sua forma è la risposta a chi cerca il massimo della tecnologia, senza compromessi sulla precisione, ed apprezza il piacere di un’ergonomia superiore e l’esperienza di osservare con una tridimensionalità d’immagine senza precedenti.

il geovid hd-b "comunica" letteralmente con il cannocchiale, offrendo al cacciatore il numero di clic da dare alla torretta in base a distanza, angolo di sito, temperatura, altitudine e, ovviamente alla palla utilizzata.
il geovid hd-b “comunica” letteralmente con il cannocchiale, offrendo al cacciatore il numero di clic da dare alla torretta in base a distanza, angolo di sito, temperatura, altitudine e, ovviamente alla palla utilizzata.

El Range e gli altri due Geovid HD-R e R garantiscono massima semplicità, senza rinunciare all’essenziale funzione di base della distanza corretta rispetto all’angolo di sito. In due parole, se si desidera limitare le funzioni richieste al binotelemetro alla misura della distanza con angolo di sito, i grandi produttori mettono a disposizione alternative che vanno dai 1795 (Geovid R) ai 3050 euro (EL Range). La prima è addirittura più veloce e potente, la seconda ha un leggero vantaggio nelle prestazioni ottiche. ma oltre 1200 euro di differenza di prezzo a nostro avviso sono molto difficili da giustificare.

L’alternativa di mezzo è il Geovid HD-R, a 2525 euro. Accoppia la massima velocità e potenza al mondo alla straordinaria ergonomia e al rivoluzionario disegno ottico che offre immagini dalla tridimensionalità immediatamente percepibile, con soltanto poco più di mezzo etto di peso in più del suo concorrente da 500 euro in più. Il cacciatore sarà giustamente l’unico sovrano nelle sue scelte; speriamo di aver fornito spunti interessanti.

Il Geovid 8x42 HD-B è il binotelemetro più veloce, potente e completo al mondo. Qui nella sua nuova versione in verde

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Geovid HD-B e HD-R
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Mauro Fabris col suo Geovid HD-B
Un geovid 8x42 HD-B in primo piano, ed un 8x42-R in secondo piano
Un geovid 8×42 HD-B in primo piano, ed un 8×42-R in secondo piano

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