Un grande coltello da caccia di selezione adottato da una grande scuola di caccia. Ecco le foto sul campo di un coltello estremamente efficace, che tiene l’affilatura in modo straordinario ed è dotato di una serie di accorgimenti che lo rendono perfetto per l’eviscerazione degli ungulati.

Croz è un lama fissa semplice e leggero di 23 centimetri, di cui 11 di lama (spessa 4 millimetri), in acciaio N690, 60 HRC, uno dei migliori al mondo, con alto contenuto di carbonio e una durezza che consente di operare bene senza perdere il filo. La seghettatura nella parte vicina al manico è voluta per facilitare il lavoro sulle parti ossee. Il manico è in tre versioni diverse, in robustissima resina G10 per le versioni nera e arancione ad alta visibilità, altrettanto robusto micarta per il modello in verde scuro. Per l’ergonomia, le guance sono picchiettate in modo da rendere più difficile lo scivolamento nelle fasi di lavoro. Massima sicurezza, garantita anche dalla generosa guardia e dalla zigrinatura nella parte superiore della lama, elementi grazie ai quali risulterà estremamente difficile perdere la presa. Un elemento di grande finezza ed utilità, che differenzia decisamente questo coltello, è l’inserimento nella parte posteriore di un acciarino per affilare lo strumento, invisibile quando è inserito.

Croz ha un fodero in nylon facile da lavare ed è disponibile al prezzo al pubblico di 178 euro. Si può trovare nelle migliori armerie oppure qui.

Foto Samuel Zentile. Il Croz e la carabina da caccia, connubio perfetto.

Croz è stato disegnato da Ettore Zanon, noto giornalista e Coordinatore della Accademia Foreste e Fauna della Provincia Autonoma di Trento, quella che tra le altre cose forma i cacciatori trentini, nonché una delle anime di Obora Hunting Academy, la scuola di caccia che si tiene in sessioni da un weekend presso le fantastiche riserve di caccia del Conte Carlo Kinsky dal Borgo in Repubblica Ceca.

Nell’ultima sessione della Obora Hunting Academy, nel mese di Ottobre, i partecipanti hanno potuto toccare con mano le ottimali qualità del Croz, che deve il nome alla roccia, “croz” in dialetto trentino, quello del suo designer. La roccia è il simbolo delle montagne, dove Ettore Zanon caccia i camosci.

Il Croz pronto per eviscerare un daino appena abbattuto
Croz verde alla cintura durante l’ultima sessione di Obora Hunting Academy

Foto Samuel Zentile
foto di Federico Liboi
Ettore Zanon, che ha disegnato il Croz. Il pensiero di Ettore Zanon alla base del suo coltello: << Croz, nel mio dialetto reto-romanzo, vuol, dire roccia. La roccia è dura, solida, rigorosa, essenziale. E così vuole essere questo coltello da caccia. A cosa serve realmente il coltello a caccia? Beh a fare poche cose, che però devono essere fatte al meglio, in modo pratico. Operazioni tipiche della vita outdoor, come tagliare il cibo o scheggiare il legno per accendere un fuoco. Operazioni specifiche della caccia, come eviscerare l’animale prelevato ed eventualmente accorare. A chi sa eviscerare non servono fronzoli, serve uno strumento essenziale ed efficace. La lama  deve essere robusta, non troppo grande, della forma adeguata e sempre ben affilata. Facile da maneggiare, lavare e igienizzare. Qualità tutte racchiuse nel “Croz”: la lama fissa in acciaio della miglior qualità, la punta, acuminata come è necessario, la parte seghettata per tagliare le ossa, l’acciaino affilatore integrato nell’impugnatura.  
Croz riprende forme tipiche dei coltelli da caccia della tradizione mitteleuropea, reinventate applicando nuovi concetti, con materiali e tecnologie avveniristiche.  Essenziale, bello e cattivo: roba da professionisti.>>

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