Siamo arrivati a prestazioni ottiche pari a quelle dei binocoli senza telemetro, a dimensioni contenute e design senza alcun compromesso per ospitare il telemetro. Soprattutto siamo arrivati a misurazioni potenti e velocissime, tarate sulla palla utilizzata dal cacciatore, in grado di trasformare la misurazione in clic per la torretta o centimetri di alzo e che tengono in considerazione perfino l’impatto di angolo di sito, temperatura e altitudine. Vediamo i migliori e mettiamoli a confronto, partendo dall’ultimo nato, Il nuovo Geovid HD-B 8×42 di Leica.

Dalla tecnologia di Leica, pioniere dal 1992 nei binocoli con telemetro integrato, in questo caso rivoluzione è l’unico termine appropriato, perché il nuovo Geovid è straordinariamente innovativo sotto ogni aspetto, offrendo prestazioni e funzioni più avanzate di qualsiasi binocolo con telemetro attualmente in commercio.  Una vera rivoluzione in ciascuno dei tre elementi principali che caratterizzano un binocolo con telemetro integrato.

 

1 Rivoluzione Ottica: Ottica straordinaria e profondità di campo senza precedenti, per un’esperienza di osservazione mai provata prima.

 

Per la prima volta dopo decenni, un nuovo sistema ottico basato su prismi di Porro (in questa versione sono denominati Perger Porro). La loro caratteristica è di offrire un’immagine molto profonda e tridimensionale, immediatamente percepibile rispetto all’immagine piatta offerta dai binocoli (e binotelemetri) con prismi a tetto. Dopo decenni dall’ultimo binocolo a prismi di Porro, Leica ne innova il concetto ottico basandosi sulle lenti HD alla fluorite più moderne ed offrendo così qualità ottica generale al livello della miglior concorrenza e immagini dalla tridimensionalità straordinaria, percepibile come in nessun altro binocolo. Al crepuscolo inoltrato, l’animale si stacca dal soggetto permettendone la riconoscibilità anche in condizioni di luce molto critiche e comunque più a lungo che con gli altri strumenti di alta qualità in commercio, che offrono -nel migliore dei casi- qualità ottica generale e luminosità sostanzialmente uguali. Per offrire agli utilizzatori un’esperienza di osservazione sempre perfetta, Leica ha dotato le lenti esterne del Geovid HD-B del suo trattamento antisporco Aquadura®, che impedisce allo sporco e all’acqua di aderire.

2 Rivoluzione nel design: forma unica, spazio tra i tubi più ampio, impugnabilità perfetta, nessun compromesso nell’aspetto per ospitare il telemetro.

Dopo tanti anni senza innovazioni nell’aspetto esteriore di un binocolo, il Geovid HD-B raggiunge un’ergonomia senza precedenti con una forma che, grazie all’utilizzo dei prismi di Perger-Porro, consente agli oculari di essere in posizione più bassa rispetto agli obiettivi, con vantaggi enormi nel lasciare i pollici nella loro naturale posizione al di sotto del resto delle dita e nel lasciare alle altre otto dita delle mani uno spazio interno ai due tubi per l’impugnazione molto superiore a quello di qualsiasi prodotto comparabile. Anche le mani più grandi potranno godere di un’impugnabilità mai provata.

In più, per la prima volta non è stato necessario alcun compromesso nel design: il telemetro integrato è rivelato solo dai due pulsanti di misurazione e non esiste alcun altro elemento che differenzia il Geovid HD-B da un normale binocolo. Con Leica, finalmente in un binotelemetro è appagato anche chi ricerca l’estetica.

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3 Rivoluzione nella misurazione della distanza: oltre la distanza con l’angolo di sito

 

Il nuovo Geovid HD-B è lo strumento di misurazione più completo sul mercato: adottando lo stesso software ABC® del telemetro CRF 1600-b, misura temperatura, pressione atmosferica (ovvero l’altitudine) e angolo di sito e li incorpora automaticamente nel calcolo, fornendo distanza corretta con l’angolo di sito oppure alzo in centimetri o infine numero di clic da dare alla torretta balistica per essere precisi a  qualsiasi distanza e a qualsiasi altitudine. Prima d’ora un cacciatore non poteva andare in montagna e ottenere dal suo strumento una distanza di tiro che tenesse conto anche dell’altitudine; quando il tiro è lungo, la variazione del punto d’impatto può essere di diversi centimetri.

Ma la rivoluzione ancora più sensazionale è nell’adattamento totale alla palla utilizzata dal cacciatore, grazie ad una scheda microSD estraibile, come quelle delle fotocamere digitali, su cui è possibile salvare le informazioni fornite dal programma balistico disponibile su http://leicaflash.leica-camera.com/leicaDropTest.html . Il programma è facilissimo da usare e lavora come quello per i reticoli e le torrette balistiche: il cacciatore imposta i dati della palla che usa e li salva sulla carta microSD da inserire nel Geovid.

Il risultato è uno strumento su cui non leggere più solo la distanza corretta con l’angolo di sito, ma direttamente quanti clic dare alla torretta balistica, senza più bisogno di ricorrere a tabelle. Ogni cacciatore può avere tante carte microSD quante armi possiede, per avere il suo Geovid HD-B sempre settato sulla propria arma.

 

Il Geovid HD-B è fino a tre volte più veloce degli altri (3/10 di secondo per misurare) e molto più potente, e la sua capacità di misurazione sfiora i due chilometri dove gli altri non arrivano a 1500 metri.

Il led adatta automaticamente la propria intensità di illuminazione alla luce esterna, permettendo sempre la lettura ottimale dei dati e consentendo, a differenza dei display LCD, una visione dei risultati di misurazione molto più nitida e senza riflessi né ombreggiature.

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